Dopo questa abbuffata, però, il mercato si sta stabilizzando e tornando sui valori del 2019. L’aspetto che risulta interessante è che l’attenzione si sta spostando dalle tradizionali cartucce di inchiostro verso le stampanti dotate di serbatoi ricaricabili, che consentono di abbassare significativamente il costo totale di gestione. Questo segmento è ancora relativamente piccolo, ma è quello che sta crescendo più rapidamente.
Megatank di Canon: arriva la serie GX
Canon ha introdotto la sua linea di stampanti con serbatoio di inchiostro ricaricabile, le Megatank, nel 2019, con una serie di modelli pensati per il mercato consumer. Verso la fine del 2021 la multinazionale ha iniziato a proporre la serie G, indirizzata verso il mercato SOHO (Small Office Home Office), mentre a gennaio 2022 sono apparsi sul mercato i primi modelli della serie GX, progettata per le esigenze delle imprese un po’ più strutturate.
I settori cui strizza l’occhio Canon con questi dispositivi sono quelli dove la componente cartacea è ancora fondamentale ad esempio le agenzie immobiliari, negozi, alberghi, cliniche e studi medici – per stampare locandine, listini prezzi, ricevute di pagamento, ecc… – senza trascurare i settori dell’istruzione e della Pubblica Amministrazione.
Queste nuove stampanti per il settore business appartengono alla gamma Maxify (già esistente), ma si distinguono per l’introduzione del serbatoio di inchiostro, che contribuisce ad abbassare notevolmente i costi di esercizio rispetto alle classiche inkjet con cartucce.
I modelli di punta della gamma MAXIFY GX sono: il 4in1 GX7050 e il 3in1 GX6050. Parliamo di stampanti multifunzione, dotate di scanner (nel caso della GX7050 anche di fax), che possono essere connesse tramite LAN, Wi-Fi o direttamente a un computer via USB. L’adozione della tecnologia MegaTank, secondo Canon, permette di abbattere il TCO (Total Cost of Ownership) dell’85% rispetto ai 10 modelli di stampanti laser e a getto di inchiostro più vendute.
Per quanto riguarda i volumi di stampa, entrambi i modelli della serie MAXIFY GX possono stampare con una singola carica del serbatoio 6.000 pagine in bianco e nero e 14.000 pagine a colori, valori che crescono ulteriormente utilizzando la modalità risparmio, arrivando rispettivamente a 9.000 e 21.000 pagine. La velocità di stampa è di circa 24 pagine al minuto in bianco e nero e di 15,5 pagine al minuto a colori. Il tempo necessario per la prima stampa è di circa 7 secondi.
Entrambi i modelli permettono di stampare su buste per le lettere, carta lucida, carta fotografica magnetica e anche carta adesiva rimovibile e sono dotati di display LCD da 2,7” per gestirne le funzioni.
A distinguere i due modelli pochi dettagli, a partire dalla quantità di fogli ospitabili. GX 6050 è dotata di un vassoio posteriore da 100 fogli e di un cassetto in grado di contenerne 250 mentre GX 7050 include un secondo cassetto capace di ospitare altri 250 fogli A4. GX 7050, inoltre, può effettuare scansioni fronte/retro in un unico passaggio, funzione non disponibile sulla sorella più piccola.
Sempre della famiglia MegaTank, anche il modello ‘entry level’, la stampante MAXIFY GX5050 con schermo LCD monocromatico orientabile.
Stampe più leggibili grazie agli inchiostri a pigmenti
Una delle peculiarità della gamma GX di Canon è l’utilizzo di inchiostri a pigmenti, che garantiscono una maggiore qualità e durabilità delle stampe: i testi risultano sempre leggibili, anche nel caso di caratteri molto piccoli, e anche nel caso sia evidenziato, non emergono sfocature o altri artefatti visivi. Anche le immagini risultano più vive. Questo tipo di inchiostro inoltre tende a non sbiadirsi quando i fogli vengono impilati e nemmeno se bagnati, a patto che l’inchiostro si sia già asciugato.
Pensate per il business: il team IT può autorizzare gli utenti e personalizzare le funzioni dell’LCD
Pur essendo modelli compatti, le stampanti della serie MAXIFY GX sono pensati per essere utilizzate come stampanti dipartimentali, gestite dal team IT interno. I responsabili IT potranno infatti dare privilegi di stampa solo agli utenti autorizzati (un massimo di 20) e anche modificare l’ordine dei comandi sull’LCD sulla base del singolo utente, a seconda delle sue necessità. Molta attenzione è stata data anche alla sicurezza, un aspetto sempre più importante.
TCO: bastano un centinaio di stampe al mese per rendere le Megatank convenienti
Abbiamo accennato al fatto che secondo Canon è possibile abbattere il TCO fino all’85% rispetto alle stampanti più diffuse, sia a getto di inchiostro sia laser. Questo parametro, però, dipende molto dal numero di stampe mensili e tende a calare nel caso si stampino relativamente poche pagine. A che punto iniziano a essere convenienti? “Dalle nostre ricerche emerge che un utente stampa circa 50 pagine al mese, in media, ma il vantaggio economico inizia a vedersi quando si superano le 100 pagine mensili”, spiega Demontis, sottolineando che in ogni caso il target di riferimento è l’utenza business che stampa più di 300 pagine al mese. Andando più nel dettaglio e parlando di costo a pagina, Canon stima una spesa di 0,0064 per ogni pagina in bianco e nero e di 0.0056 per una pagina a colori, prendendo come riferimento 6.000 pagine in bianco e nero o 14.000 a colori, che rappresentano il rendimento dei rispettivi flaconi.
Un interessante punto che sottolinea Demontis, infine, è quello della salute: la stampa “a freddo” delle stampanti a tecnologia inkjet elimina il problema dell’installazione ad una certa distanza come richiesto per i dispositivi a tecnologia laser, a causa delle loro emissioni che potrebbero risultare nocive o dannose Essendo le MegaTank convenienti anche rispetto alle laser, sotto il profilo del costo di stampa, si va a eliminare questo problema, garantendo anche una maggior versatilità nel posizionamento all’interno dell’ufficio.