Recensione AMD Ryzen 7 5800X3D: la V-Cache 3D funziona alla perfezione

Recensione AMD Ryzen 7 5800X3D: la V-Cache 3D funziona alla perfezione

Nell’attesa di vedere all’opera i primi esemplari di processori con architettura Zen 4, oggi vi raccontiamo la nostra esperienza con l’ultima novità di casa AMD per quanto riguarda la fascia consumer desktop, parliamo ovviamente del tanto chiaccherato Ryzen 7 5800X3D annunciato dall’azienda a marzo e disponibile sul mercato da circa un mese. Abbiamo trattato l’argomento AMD Ryzen 7 5800X3D in diverse occasioni: si tratta del primo processore di questa categoria che utilizza la tecnologia 3D V-Cache, soluzione pensata ad-hoc dal produttore che mira a un incremento prestazionale soprattutto in gaming, andando a battagliare direttamente con i modelli Intel Core 12a gen Alder Lake-S più veloci.

L’implementazione di quella che in sostanza è una cache aggiuntiva, porta diversi benefici che, tuttavia, non sono riscontrabili in tutti gli scenari di utilizzo. E’ evidente come AMD punti all’ambito ludico – gaming a 1080p per la precisione – ma, oltre a considerare il prezzo di listino di 449 dollari, c’è da segnalare anche un piccolo compromesso in ottica overclock che probabilmente non farà piacere agli smanettoni.

Il Ryzen 7 5800X3D chiude definitivamente la serie di CPU AMD Ryzen 5000 annunciata nel 2020, una linea di prodotti sicuramente di successo che, tra le altre cose, ha posto delle ottime basi per la futura generazione Ryzen 7000 (Zen4 appunto). L’ultimo arrivato sposa in toto le caratteristiche dei Ryzen 5000 desktop con architettura Zen3 – in particolare del Ryzen 7 5800X – offrendo però “un extra” di non poco conto; con i nostri test cercheremo di capire quanto e dove risulta efficace la 3D V-Cache implementata da AMD su questa CPU e, soprattutto, se riesce a battare i modelli di fascia alta Intel.

AMD RYZEN 7 5800X 3D – CARATTERISTICHE TECNICHE



Come anticipato sopra, fatta eccezione per la 3D V-Cache, il Ryzen 7 5800X3D riprende sostanzialmente le stesse caratteristiche dell’octa-core Ryzen 7 5800X. Per motivi prettamente tecnici, legati verosimilmente al design del chip, il nuovo modello presenta frequenze di clock inferiori rispetto al suo predecessore: per la precisione 200 MHz quando parliamo di frequenza Boost e sino a 400 MHz in meno sulla frequenza base.

Prima di passare ai numeri della scheda tecnica però, c’è da fare subito una premessa che riguarda la compatibilità; questa CPU mantiene il longevo socket AMD AM4, caratteristica che la rende potenzialmente compatibile con un vasto numero di schede madri a chipset AMD attuali e di precedente generazione. Così come gli altri Ryzen 5000, Ryzen 7 5800X3D è supportato dalle schede madri serie 500, ma anche con quelle dotate di chipset AMD serie 400 e 300, il tutto ovviamente attraverso un aggiornamento BIOS (dove disponibile).

Come si evince dalla scheda tecnica riportata sopra, l’utilizzo della 3D V-Cache da 64MB (all’atto pratico una SRAM velocissima con bandwidth a 2TB/s) permette al Ryzen 7 5800X3D di espandere ulteriormente la cache di terzo livello portanto la capacità totale a 96MB; se consideriamo poi i 4MB di Cache L2, si arriva a ben 100MB di cache. Questa cache 3D, posizionata sul CCD del Ryzen 7 5800X3D, è implementata da AMD con il processo SoIC di TSMC, inoltre, per cercare di ottimizzarne la dissipazione, viene allineata sulla cache di terzo livello esistente.

Un’ultima nota riguardo le peculiarità di questo processore e il “piccolo” compromesso sulla possibilità di effettuare un overclock della CPU. Premesso che resta possibile agire su altri parametri (vedi frequenza memoria e controller), sul Ryzen 7 5800X3D non si può aggiustare il moltiplicatore di clock e quindi intervenire sulla frequenza base/boost. AMD ha espressamente dichiarato che questa scelta è figlia proprio della tecnologia 3D V-Cache; il chip SRAM da 64MB opera infatti a una tensione massima di 1,35 volt, quindi un eventuale overclock con conseguente overvolt potrebbe dare vita a delle problematiche.

Nei giorni scorsi abbiamo visto come alcuni utenti abbiano aggirato il problema cercando di modificare solo il BCLOCK del CPU, tuttavia nella nostra breve esperienza non abbiamo registrato risultati degni di nota, decidendo alla fine di escludere tale sessione dalla prova conclusiva.

ASUS PROART X570 CREATOR WIFI



Per toccare con mano le potenzialità del Ryzen 7 5800X3D ci siamo serviti della ASUS ProArt X570 Creator WiFi, una delle migliori schede madri attualmente in commercio su chipset X570, soprattutto se consideriamo che il processore in esame non ci pone davanti al “problema” dell’overclock. Sul mercato esistono diversi modelli di fascia più alta (anche della stessa ASUS ROG), tuttavia come appena detto non ci serviranno tutte quelle funzionalità aggiuntive (che si pagano) per modificare e gestire i parametri del processore (ma non solo), superflue proprio per via della limitazione imposta dalla 3D V-Cache. Nonostante quanto detto, questo particolare modello ASUS non pecca affatto per quanto riguarda l’interfaccia BIOS, molto vicino a quello che ritroviamo sui modelli più blasonati della serie ROG Extreme o Strix Gaming.

Come si evince dalla sigla, ASUS ProArt X570 Creator WiFi è un prodotto rivolto in particolare ai creator e, più in generale, a tutti quegli utenti che assemblano un desktop in ottica workstation, mirando a prestazioni di livello oltre che a un’ampia capacità di espansione/connettività. La qualità di questa scheda è quella dei prodotti ASUS di fascia alta, il design curato nei dettagli e la componentistica di fascia premium; molto solida anche nella sezione di alimentazione (VRM a 14+2 fasi) e nella dissipazione, siamo di fronte a una soluzione che sposa le memorie RAM DDR4 e, oltre alla tecnologia OptiMem II, garantisce supporto per 128GB di RAM con velocità sino a DDR4 5.100 (con alcuni precisi modelli AMD).

L’altro punto di forza della scheda ASUS risiede poi nell’ottima capacità di espansione; a bordo troviamo supporto Multi-GPU, tre slot M.2 per SSD PCI-E 4.0, doppia porta Thunderbolt 4 (via USB-C con ricarica a 15W) e un totale di 19 porte USB di vario genere, di queste poi ben 5 di queste sono USB 3.2 gen 2 (Type-A e Type-C).

A chiudere la dotazione il ricchissimo pannello I/O che, oltre alle Thunderbolt/USB citate sopra, garantisce due porte LAN, una da 10Gbps e una a 2.5Gbps; non manca poi il WiFi 6E, l’audio Surround 7.1 targato Realtek (S1220A) e il supporto per la funzionalità ASUS BIOS FlashBack. Volendo muovere una piccola critica invece, vista la fascia di prezzo avremmo gradito l’integrazione dell’utilissimo Debug LED.

PIATTAFORMA DI TEST – CONSUMI & TEMPERATURE



Vista la scheda madre che utilizzeremo per i test sul nuovo Ryzen 7 5800X3D, diamo ora uno sguardo al resto della componentistica che, oltre agli altri modelli AMD Ryzen 5000, ovviamente vedrà a confronto gli ultimi processori desktop Intel. Ecco il setup nel dettaglio:

  • Processori:
  • Dissipatore: ASUS ROG RYUJIN II 360 (LGA 1700 e Ryzen 7 5800X3D), NZXT Kraken X63 (LGA 1200, AM4)
  • Schede madri:
  • Memorie:
    • Corsair Vengeance RGB PRO 32GB 3600 MHz CL16 (Ryzen 5000 e Intel 11a gen)
    • Kingston FURY Beast 32GB 5200 MHz CL40 (12600K, 12900K)
    • Corsair Vengeance DDR5 32GB 6200 MHz CL36 (Core i7-12700K)
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 3080 FE
  • Storage SSD: Corsair MP600 PRO LPX 2TB
  • Alimentatore: Corsair RM1000x 1000W
  • Sistema Operativo: Windows 11 Pro

A seguire invece la suite software:

  • Cinebench R15
  • Cinebench R23
  • Corona Benchmark
  • Indigo Benchmark
  • Blender – Scena BMW
  • 7-Zip Benchmark 32MB
  • WinRAR
  • PCMark 10
  • 3DMark CPU Test
  • AIDA64 Extreme Crittografia AES e SH3
  • Mozilla Kraken (Web browsing)
  • CPU-Z Benchmark integrato
  • Far Cry 6
  • Watch Dogs: Legion
  • Gears 5
  • Red Dead Redemption 2
  • Horizon Zero Dawn
  • Shadow of The Tomb Rider

Avendo escluso per ovvi motivi la prova relativa all’overclock della CPU, riportiamo invece la nostra esperienza riguardo temperature e consumi. Il Ryzen 7 5800X3D, abbinato all’ottimo ROG RYUJIN II 360 di ASUS, non ha superato i 72 °C sotto stress-test, mentre riguardo i consumi abbiamo registrato valori a dir poco ottimi, non solo rispetto alla controparte Intel, ma anche se guardiamo al suo “antenato” Ryzen 7 5800X.

Con 161 watt complessivi (tutto il sistema) il nuovo processore AMD è secondo solo all’esa-core Ryzen 5 5600X, almeno nella nostra suite; un ultimo dato invece riguarda la massima frequenza single -core raggiunta da questo chip, ossia 4,55 GHz. Si tratta di circa 50 MHz in più rispetto a quanto publicizzato da AMD, ma ancora al di sotto del Ryzen 7 5800X (4,7 GHz) che, come vedremo a breve, riesce in alcune occasioni ad avere la meglio sul 5800X3D.

PRESTAZIONI CPU E GAMING



Iniziamo da prassi con i test rivolti alla CPU in diversi scenari di utilizzo. In questo contesto emerge subito che la 3D V-Cache, come del resto già pronosticato, non impatta in egual misura su tutti gli applicativi; dai grafici a seguire notate come il Ryzen 7 5800X3D batta in alcune occasioni Ryzen 7 5800X e Ryzen 9 5900X, mentre rispetto al competitor Intel e alla serie Core 12a gen le prestazioni sono spesso decisamente inferiori

Per essere precisi, il Ryzen 7 5800X3D migliora ulteriormente dove l’architettura Zen3 è più efficiente di quella Intel (vedi WinRar e AIDA64 in primis), in generale però le prestazioni single/multi-core assolute non fanno gridare al miracolo e le frequenze più contenute hanno alla fine un loro peso.

Lo scenario cambia decisamente quando passiamo al gaming, vero punto focale di questo processore e dell’innovativa tecnologia 3D V-Cache implementata da AMD. Ryzen 7 5800X3D esce vincente nella quasi totalità dei benchmark (fa eccezione Shadow of The Tomb Rider) con uno scarto variabile rispetto al Core i9-12900K che tocca un picco del 7,5% su Gears 5 giocato in FHD e dettagli Ultra.

In alcuni casi la differenza tra i due chip è minima, mentre i risultati rispetto agli altri Ryzen 5000 sono decisamente più concreti; quando si passa al gaming a 1440p invece, il vantaggio della cache 3D va a scemare pur mantenendo risultati alla pari con i migliori Intel Alder Lake-S.

CONSIDERAZIONI

Al termine della prova di oggi sul Ryzen 7 5800X3D possiamo dire tranquillamente di non aver avuto particolari sorprese, o quasi. L’utilizzo della tecnologia 3D V-Cache ha dato sicuramente i suoi frutti, migliorando in alcuni casi le prestazioni del suo antenato – Ryzen 7 5800X – ma al contempo perdendo terreno in altri ambiti per via di frequenze di clock decisamente contenute che, in tali applicativi, non vengono assolutamente bilanciate dalla cache aggiuntiva.

L’efficacia di AMD 3D V-Cache è palese nei giochi, permettendo al nuovo Ryzen di rivaleggiare e battere in diversi casi il Core i9-12900K, ma questo solo quando guardiamo al gaming in FHD; dalla prova poi manca il Core i9-12900KS che è tardato ad arrivare in redazione e che, come ormai saprete, garantisce un ulteriore Boost grazie a una frequenza all-core di 5,2 GHz e Turbo Boost sino a 5,5 GHz.

Si può affermare senza dubbio che per questa generazione di CPU consumer AMD è riuscita a battere Intel sul versante efficienza, i consumi di picco del Ryzen 7 5800X3D ne sono una prova e questo nonostante l’implementazione di un ulteriore die per la cache 3D che, ricordiamo, prevede 4,7 miliardi di transistor aggiuntivi rispetto al suo predecessore.

Possiamo quindi consigliare una CPU come il Ryzen 7 5800X3D?

La risposta non è così scontata, non tanto per le prestazioni offerte, ma piuttosto per il prezzo di listino proposto da AMD: 449 dollari che in Italia sale si traduce in un costo di 520/560 euro. Ryzen 7 5800X3D potrebbe essere un upgrade consigliato a chi proviene dalla piattaforma AM4, punta al gaming a 1080p e non ha intenzione di cambiare tutto neanche in vista di AMD Zen 4; c’è anche da vedere chi è disposto a spendere 500 euro per una soluzione vincente solo nel gaming a 1080p, parliamo di fascia alta e solitamente questo tipo di utenza mira ad avere un sistema che supporti quantomeno tutte le ultime novità/tecnologia a disposizione (vedi DDR5 e PCI-E 5.0). Sulla rete attualmente è possibile reperire un Core i9-12900K anche sulle stesse cifre (565 euro prezzo minimo attuale) ma, ancora meglio, un Core i7-12700K a 390 euro che, anche su memorie DDR4, può essere facilmente overcloccato allineandosi sostanzialmente a un Core i9-12900K e allo stesso Ryzen 7 5800X3D.

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