Recensione Samsung Galaxy Book Pro 360, convertibile super sottile e leggero

Recensione Samsung Galaxy Book Pro 360, convertibile super sottile e leggero

Finalmente, dopo averlo provato in anteprima, siamo riusciti a mettere le mani sulla versione commercializzata in Italia del nuovo Samsung Galaxy Book Pro 360. Come avrete sicuramente intuito dal nome si tratta del modello convertibile della gamma, quello che permette di ruotare il display di 360 gradi e di avere un maggior grado di flessibilità nell’utilizzo fuori dalle mura dell’ufficio o di casa. Una semplice rivisitazione o aggiornamento del Galaxy Book Flex che abbiamo testato lo scorso anno? In realtà no, se la pensate così vi state sbagliando, in questo Book Pro 360 sono cambiate tante cose, molte di queste in meglio. Ma non voglio darvi troppe informazioni ora perché c’è tanto da dire e scoprirete tutte leggendo qui sotto.

SOMMARIO

SPESSORE E PESO DA RECORD



Uno degli aspetti su cui Samsung ha lavorato davvero tanto è sicuramente quello degli ingombri. Non credo di esagerare se vi dico che Galaxy Book Pro 360 è uno dei convertibili più sottili e leggeri, sia nella versione da 13 pollici che in quella più grande, da 15,6, che è oggetto della nostra recensione. Un lavoro di ottimizzazione degli spazi che ha portato ad uno spessore di soli 11,9 mm e un peso di 1,39 Kg. Se volete un metro di paragone posso dirvi che HP Spectre X360, concorrente della stessa fascia di prezzo e con display da 15,6 pollici, è spesso 2 centimetri e pesa circa 2 Kg, 8 millimetri e quasi 600 grammi in più del notebook Samsung.

Pur con questo peso e spessore ridotti la robustezza della soluzione non è messa in discussione. Certo ci sono portatili molto più rigidi ma il compromesso qui è assolutamente accettabile. Sia il coperchio che i poggiapolsi sono belli fermi anche se andiamo a sollecitarli. Solo la tastiera flette un pochino al centro, ma è una flessione più che normale e si nota solamente premendo fortemente al centro piano. Nelle operazioni quotidiane di battitura non ve ne accorgerete mai.

Tastiera che tra l’altro è assolutamente convincente anche per quanto riguarda l’utilizzo. I tasti sono grandi, leggermente incavi, con una corsa non troppo profonda ma un click preciso e che rende bene l’idea di quando il tasto è stato premuto. Un feedback efficace insomma. Vi basterà davvero poco tempo per familiarizzare con il layout che è comunque quello classico e offre pure il tastierino numerico completo. L’ultimo tasto in alto a destra è quello di accensione e integra anche un lettore per il riconoscimento delle impronte.

Bene il touchpad, bello grande e caratterizzato da una superficie dotata di una buona scorrevolezza. Il riconoscimento del tocco è preciso e anche le gesture multi touch vengono sempre correttamente riconosciute. Avrei solo gradito una superficie interamente cliccabile, mentre qui ci si ferma solo a metà.

Per quanto riguarda la dotazione di porte siamo ovviamente limitati dallo spessore molto ridotto. Proprio per questo motivo, a mio modo di vedere, Samsung non ha potuto inserire delle USB-A ma ha dovuto optare per tre USB-C di cui una con supporto Thunderbolt 4. Oltre a queste abbiamo il jack audio e un lettore di schede microSD. Tutte e tre le USB-C supportano la ricarica. Passando invece alla connettività senza fili abbiamo il WiFi 6E di ultima generazione e il Bluetooth in versione 5.1.

DISPLAY OK MA LA RISOLUZIONE BASSA



Il display è un AMOLED FullHD touch da 15,6 pollici di diagonale. Si tratta di un pannello prodotto dalla stessa Samsung che, come sappiamo, da questo punto di vista è solitamente una garanzia. La qualità del pannello è effettivamente buona a livello di riproduzione e bilanciamento dei colori ma pecca un pochino in termini di definizione.

Sarà la matrice del pannello o saranno proprio i 1080p spalmati su 15 pollici ma già a 30 centimetri di distanza si riescono a riconoscere i pixel. Particolare che risulta molto fastidioso soprattutto in corrispondenza di scritte chiare su fondo scuro. Su un notebook da 1.700 euro avrei preferito non avere questo problema: un display 2K con una densità maggiore avrebbe sicuro fatto comodo.

Detto questo, abbiamo una luminosità massima di circa 260 cd/mq, non altissima, ma un rapporto di contrasto ottimo dovuto ai neri estremamente profondi. Altrettanto ottima la copertura dello standard sRGB che tocca il 100% così come quella del gamut P3 che raggiunge il 99%. All’interno dell’app Samsung Settings è possibile selezionare lo spazio colore di riferimento a seconda della tipologia di utilizzo che dobbiamo fare del notebook. Sia per i grigi che per i colori, poi, il delta E è inferiore a 3, caratteristica che attesta una buona fedeltà cromatica nella riproduzione dei colori.

Ci sono le cerniere che consentono un movimento di rotazione agevole ma che sono a mio modo di vedere un po’ poco resistenti. Il rischio è quello che il display si possa muovere quando non è appoggiato su un piano stabile oppure quando lo tocchiamo per interagire con il touch.

Bene invece l’audio multimediale con gli speaker che riproducono un suono dotato di un buon volume e di una qualità discreta per tutte le frequenze. Mancano ovviamente un po’ di bassi ma come sempre è un problema dovuto principalmente alla dimensione dei driver.

SCHEDA TECNICA

  • Processore Intel Core 11a gen Core i7 1165 G7 (Intel Evo)
  • GPU Intel Iris Xe
  • RAM LPDDR4X 4266 16 GB
  • Storage SSD PCIe da 512 GB
  • Display 15,6″ AMOLED FHD
  • Porte USB-C (Thunderbolt 4 su Core 11a gen), 2x USB 3.2, Lettore MicroSD
  • Connettività WiFi 6E 2X2, Bluetooth 5.1
  • Audio AKG Dolby Atmos, jack audio da 3,5mm
  • Camera 720p, doppio microfono
  • Supporto S Pen (in dotazione)
  • Lettore d’impronte, Samsung Pro Keyboard
  • Dimensioni: 354,85 x 227,97 x 11,9 mm
  • Peso: 1,39kg
  • Batteria 68 WHr
  • Sistema Operativo Windows 10 Pro
  • Colorazione: Mystic Silver

PRESTAZIONI IN LINEA CON LE ALTERNATIVE



Sempre all’interno dell’app Samsung Settings possiamo anche andare a modificare le modalità d’uso, operazione che vi consiglio nel momento in cui dovete spremere al massimo le risorse di Book Pro 360. In queste situazioni è infatti fondamentale attivare la modalità alte prestazioni che è la stessa con cui abbiamo condotto i nostri test. Così facendo il Core i7 1165 G7 con la sua Iris Xe Graphics vengono portati al limite. Un limite che è sempre e comunque da considerarsi in relazione a quelle che sono le capacità di dissipazione del sistema di raffreddamento che troviamo sotto la scocca.

Oltre al SoC già citato, qui dentro trovano posto un SSD PCIe da 512 GB e 16 GB di RAM LPDDR4X a 4267 MHz. SSD che a dire il vero non è velocissimo. Raggiunge velocità di lettura e scrittura di circa 2200 e 1200 MB/s, a mio modo di vedere bassine se consideriamo gli standard attuali. C’è però da segnalare che proprio l’SSD è l’unico elemento sostituibile ed è quindi un “problema” che può essere facilmente risolto.

Per mettere sotto torchio tutto questo hardware abbiamo come al solito fatto girare il nostro stress test. Caricando solo la CPU notiamo un comportamento abbastanza standard ma non esattamente lineare. Si parte con il solito picco di frequenze che immediatamente calano per contrastare l’aumento di calore. A questo punto, anziché cercare di trovare una quadra e stabilizzarsi, il sistema continua ad alzare e abbassare le frequenze e il TDP del SoC senza mai assestarsi. Detto ciò, dopo circa 20 minuti di test abbiamo una medi di 2.4 GHz su tutti i core e una temperatura di circa 80 gradi.

Aggiungendo il carico sulla GPU abbiamo invece un comportamento sicuramente più lineare ma frequenze che ovviamente si abbassano. Parliamo di circa 1.7 GHz sui core della CPU e 700 MHz per la scheda grafica integrata. Le temperature girano intorno ai 70 gradi e il TDP medio è di 22W con un picco iniziale a quasi 53. In questo stato il consumo medio dell’interno sistema è di circa 30W.

Facendo due calcoli siamo quindi fronte ad un prodotto perfetto per affrontare la produttività quotidiana e la gestione di tutti i programmi da ufficio. Videoscrittura, navigazione, mail, calendario, fogli di calcolo, presentazioni Power Point e tutte le operazioni di questo tipo non saranno mai un problema, anche quando affrontate in multitasking. Ci si può spingere oltre? Dipende, se vi riferite ad un po’ di fotoritocco base con programmi come Photoshop o affini non ci sono grossi problemi; per il video editing, invece, dovrete munirvi di tanta pazienza, soprattutto in fase di rendering. In termini di gaming poi i titoli AAA più recenti non sono nemmeno da prendere in considerazione data la scheda grafica integrata, mentre possiamo far girare qualcosa di un po’ più datato, magari scendendo a qualche compromesso in termini di risoluzione e qualità grafica.

Una versatilità che è poi ampliata dalla presenza in confezione della S-Pen e dal supporto touch del display. Lo stilo consente infatti di prendere appunti, sottolineare documenti e disegnare bozzetti o simili in qualsiasi momento e in qualunque luogo.

La penna è simile per ergonomia a quella degli smartphone della serie Note, offre 4096 livelli di pressione e ha al suo interno un sensore per il posizionamento che gli permette di essere più precisa e di poter segnare il tratto esattamente dove poggia la punta. Oltre a questo, il sensore consente anche di abilitare alcune funzioni come quella di sfumatura e di variazione della dimensione e dell’intensità del tratto a seconda dell’inclinazione; ovviamente solo con le app compatibili.

SOFTWARE E AUTONOMIA



Prima di parlarvi dell’autonomia voglio spendere due parole sul software che è ovviamente Windows 10, ma che Samsung ha riempito di applicazioni proprietarie. Si tratta di software che probabilmente, se non siete in possesso di altri prodotti dell’azienda, possono sembrare una scocciatura ma che, all’opposto, a mio modo di vedere fanno la differenza. Samsung Notes, Samsung Gallery, Screen Recorder, Pen up, Smart Switch, Smart Things sono tutte applicazioni che troviamo anche sui tablet e sugli smartphone dell’azienda coreana e che qui sono riprodotte in versione desktop. Vi basta accedere con il vostro account Samsung e in pochi secondi avrete tutti i documenti, le foto e i video sincronizzati e sempre disponibili, in qualunque momento e ovunque siate.

Ma non solo, Samsung ha anche realizzato una applicazione chiamata Quick Share, una sorta di Air Drop, che permette di scambiare rapidamente foto, documenti e video con lo smartphone dei contatti collegati sotto la stessa rete WiFi. Basta selezionare il contatto con cui condividere il file nell’elenco tra quelli disponibili e, una volta stabilita la connessione, il trasferimento avviene in pochi secondi.

C’è poi la connessione rapida agli accessori Bluetooth con delle notifiche interattive che ci avvisano quando uno di questi è nei paraggi e pronto per l’accoppiamento. E non manca nemmeno la possibilità di utilizzare un tablet Samsung come secondo schermo. Insomma, al di fuori di quello Apple, l’ecosistema Samsung può essere considerato senza dubbio il più completo su base Windows e Android.

Parliamo ora di autonomia. In questo Book Pro 360 troviamo un modulo da 68Wh, che non sono moltissimi per un notebook da 15 pollici ma che sono ovviamente il compromesso più evidente per poter mantenere un profilo così sottile.

Nell’utilizzo di tutti i giorni questo dato non è comunque un problema, il Book Pro 360 è infatti in grado di totalizzare fino a 10 ore e mezza di utilizzo lavorativo standard sotto rete WiFi che diventano 11 se lo utilizziamo per guardare video in streaming. A pieno carico si sfiorano invece le due ore di utilizzo. Il notebook si carica poi in poco meno di un’ora e mezza con l’alimentatore Type C da 65W che troviamo in confezione e che è davvero piccolissimo, addirittura più compatto di quello di alcuni smartphone.

CONSIDERAZIONI



Samsung chiede 1.699 euro per il Galaxy Book Pro 360 da 15,6 pollici nella versione da noi provata. Sono tanti, certo, in valore assoluto nessuno lo mette in dubbio, ma se guardiamo alla concorrenza i prezzi dei convertibili con caratteristiche simili non sono poi così più bassi, e spesso dobbiamo anche “accontentarci” di prodotti più pesanti e ingombranti.

Detto questo, conoscendo la politica di Samsung in termini di promozioni e sconti probabilmente non lo comprerei immediatamente ma aspetterei qualche tempo perché non sarà difficile vederlo anche abbastanza presto intorno ai 1.500 euro, e a questo prezzo diventa sicuramente molto più interessante.

PRO E CONTRO

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